<strong>AMORIS LAETITIA – la gioia dell’amore nell’enciclica di papa Francesco</strong>
- Parrocchia Santissimo Crocifisso Barletta
- 11 ott 2022
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In un momento storico difficile che vede la crisi della famiglia, proponiamo ai lettori, il commento e la riflessione di Amoris Laetitia, letteralmente La gioia dell’amore, siglata da Papa Francesco il 19 marzo e diffusa l’8 aprile 2016 che presenta le molteplici sfide della famiglia nel mondo di oggi. L’enciclica è di grande attualità, un testo straordinario che dovrebbe entrare in tutte le case e letto da tutti. Il bene della famiglia è fondamentale per il futuro del mondo e della Chiesa.
Purtroppo, il cambiamento antropologico-culturale in atto sta influenzando gli aspetti della vita sociale e richiede un approccio analitico e diversificato. D’altra parte, bisogna considerare il crescente pericolo rappresentato dall’ individualismo esasperato che, snaturando i legami familiari, finisce per considerare ogni componente della famiglia come un’isola. Le tensioni, indotte dalla cultura edonistica ed individualistica, del possesso e del godimento, generano all’interno delle famiglie dinamiche di insofferenza e di aggressività. Il ritmo della vita attuale, lo stress, l’organizzazione sociale e lavorativa sono fattori culturali che mettono in pericolo la possibilità di scelte permanenti. Se questi rischi si trasferiscono al modo di intendere la famiglia, questa può trasformarsi in un luogo di passaggio, al quale ci si rivolge quando pare conveniente per sé. In tale contesto, l’ideale matrimoniale, come impegno di esclusività e di stabilità, finisce per essere distrutto da situazioni contingenti. Si teme la solitudine, si desidera uno spazio di protezione e di fedeltà, ma nello stesso tempo cresce il timore di essere catturati da una relazione che possa rimandare il soddisfacimento delle aspirazioni personali.

Suddiviso in nove capitoli, il documento è dedicato all’amore nella famiglia. In particolare, il Pontefice sottolinea l’importanza e la bellezza della famiglia, basata sul matrimonio indissolubile tra uomo e donna, ma guarda anche, con realismo, alle fragilità che vivono i divorziati risposati, ed incoraggia i pastori al discernimento. Il capitolo 4 è dedicato interamente al matrimonio, definito da Papa Francesco come l’amore di amicizia, come ricerca del bene dell’altro e della reciprocità. In questo senso, l’amore di amicizia si chiama carità, perché “ci apre gli occhi e ci permette di vedere, al di là di tutto, quanto vale un essere umano”. In quest’ottica, il Pontefice sottolinea anche l’importanza della vita sessuale tra i coniugi, regalo meraviglioso come dono di Dio che abbellisce l’incontro tra gli sposi. Per questo, Amoris Laetitia rifiuta “qualsiasi forma di sottomissione sessuale” e ribadisce, con Paolo VI, che “un atto coniugale imposto al coniuge non è un vero atto d’amore”. L’amore nel matrimonio viene illustrato a partire dall’ inno all’amore di San Paolo in 1 Cor 13, 4-7. Il capitolo è una vera e propria esegesi attenta e puntuale, ispirata al testo paolino. Gli sposi che si amano e si appartengono, parlano bene l’uno dell’altro, cercano di mostrare il lato buono del coniuge al di là delle sue debolezze e dei suoi errori. L’inno di san Paolo, ci permette di passare alla carità coniugale. Essa è l’amore che unisce gli sposi, santificato, arricchito e illuminato dalla grazia del sacramento del matrimonio. È «un’unione affettiva», spirituale e oblativa, che però raccoglie in sé la tenerezza dell’amicizia e la passione erotica, in grado di sussistere anche quando i sentimenti e la passione si indeboliscono.
Francesca Leone professoressaleone@gmail.com