IL SEME DEL FICO SACRO di M. Rasoulof
- Liana Caputo
- 8 mag
- Tempo di lettura: 1 min
Stadera n. 162 – Mag/Giu 2025
Il film, Premio Speciale della Giuria allo scorso Festival di Cannes, scritto e diretto dal regista iraniano Mohammad Rasoulof, racconta gli sconvolgimenti in atto nel suo Paese per farli arrivare al resto del mondo. Il seme del fico sacro è una metafora in piccolo dell’Iran, che attraverso la storia di una famiglia apparentemente normale racconta il volto più oscuro della Repubblica Islamica e la condizione cui sottopone le donne.

Trattasi della storia di Iman, giudice istruttore del tribunale rivoluzionario, ovvero di colui che emette le condanne a morte, di sua moglie e delle sue due figlie. Le figlie sono all’oscuro del lavoro del padre, ma quando la morte di Mahsa Amini per mano della polizia morale fa scoppiare la rivolta Donna Vita Libertà, la guerra arriverà anche dentro le mura domestiche. Quando la pistola di Iman, assegnatagli per protezione sparisce, lui si convince che la colpevole sia in famiglia e così si adopera per scoprire la verità, in un crescendo di violenza che rivelerà il suo vero volto: quello di un boia.
Il film ritrae una famiglia che diventa ritratto di un paese intero, l’Iran, scosso dalle pressioni politiche e religiose, dalle repressioni, dalle censure e dall’oppressione nei confronti della libertà personale. A queste prevaricazioni, rappresentate nel film dal potere di un padre di famiglia, si oppongono le donne, specialmente le nuove generazioni, in un crescendo di tensioni. Un film sicuramente da vedere!
Liana Caputo






