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ROBIN HOOD E LA CHIAMATA DEL RE – UN CAMMINO DI SPERANZA PER TUTTI

  • Ruggiero Pio Belgiovine
  • 16 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Stadera n. 163 – Lug/Ago 2025


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Anche quest’anno è giunto al termine il Grest 2025. Come preannunciato nello scorso numero del giornale, il tema è stato quello di Robin Hood. Il titolo dell’oratorio era: “Robin Hood e la chiamata del Re”. Seguendo la storia di sei personaggi principali (Robin Hood, Little John, Fra Tuck, Will Scarlet, Lady Marian e il loro accompagnatore, Mastro Gufo), con i due Cantastorie che raccontavano alcune vicende, che si recavano dalla foresta di Sherwood a Roma per incontrare il Re, Riccardo Cuor di Leone, di ritorno dalla crociata, i bambini e gli animatori hanno vissuto insieme a questi personaggi il cammino, attraverso una serie di parole-chiave (da Rispetto, Impegno, fino alla Speranza). Ci sono stati anche quattro Vangeli che hanno accompagnato le riflessioni giornaliere. Di questi, l’ultimo era quello dell’apparizione di Gesù a Maria di Magdala, Vangelo che rappresenta appieno la Speranza della Resurrezione del Signore. 


Oltre al tema della drammatizzazione, i bambini hanno vissuto i laboratori (calcio, basket, creatività, ballo, musica) e i giochi senza frontiere suddivisi, come al solito, in squadre. L’oratorio estivo è stato un momento di aggregazione per ragazzi e bambini: ha contribuito a creare nuove amicizie, a consolidarne alcune, ha permesso a molti di affacciarsi per la prima volta in Parrocchia, costituendo una possibile rampa di lancio per il futuro, nella speranza che il nuovo gruppo che si sta formando possa resistere e proseguire le esperienze anche durante l’inverno. 

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Di seguito, la testimonianza di una delle animatrici del GREST, che riassume il punto di vista dei più giovani su questa esperienza:


Quest’anno l’oratorio estivo ci ha fatto entrare in un mondo fatto di avventure con una compagnia un po’ speciale: quella di Robin Hood. Con lui abbiamo imparato che essere giusti significa prendersi cura degli altri, condividere ciò che si ha, e avere il coraggio di fare la cosa giusta, anche quando questa comporta dei rischi. 

Ora che tutto si è concluso, guardandomi indietro sento un misto di stanchezza e gratitudine. È stata un’esperienza intensa, viva, piena di colori, risate, pianti (qualche volta!), ma soprattutto relazioni vere. Ogni giornata aveva il suo ritmo: giochi, laboratori, momenti di preghiera e merende un po’ disordinate. Ma il bello era proprio lì: in quella confusione bella che solo l’oratorio sa regalare.

Essere animatore non è stato sempre facile, ma ogni fatica è stata ripagata da un sorriso, una battuta, un abbraccio improvviso. Perché un animatore, in fondo, è un po’ come Robin Hood: non ha bisogno di un arco per cambiare le cose, basta che ci metta il cuore.

Patrizia Lanciano


L’esperienza ha raccolto circa 200 bambini – divisi tra “oratorio dei grandi” e “mini-oratorio” – ed ha riscosso successo nella misura della felicità dei bambini, che sono sempre stati entusiasti, non appena accedevano al salone inferiore. Speriamo che anche il prossimo anno il GREST riscuota questo successo, continuando ad essere un momento di aggregazione per i bambini e per i ragazzi della Parrocchia.


Ruggiero Pio Belgiovine

ruggieropbelgiovine@gmail.com

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Tel. 0883 333382

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