<strong>IL MATERIALE EMOTIVO di S. Castellitto</strong>
- Parrocchia Santissimo Crocifisso Barletta
- 8 nov 2021
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Settimo film da regista, centesimo da attore, Il Materiale Emotivo è il nuovo film diretto e interpretato da Sergio Castellitto. La storia prende spunto da un’idea nata da Ettore Scola, rivista e riscritta da Margaret Mazzantini, per realizzarne una pellicola che unisce teatro, musica, cinema e letteratura. Il film, che ha inaugurato il Bari film festival, inizia con un sipario che si apre e l’orchestra che si prepara a suonare accordando i vari strumenti. Vincenzo (Sergio Castellitto) è un libraio italiano che vive a Parigi un’esistenza fatta di piccole abitudini, rinchiuso felicemente fra i suoi libri. Il protagonista abita al piano di sopra della sua libreria con la figlia Albertine (Matilda De Angelis), una giovane donna che a causa di un incidente si trova su una sedia a rotelle e che, per scelta, non parla più. La vita di Vincenzo scorre serenamente tra la libreria e l’amore per sua figlia che si dimostra in atti pratici, quando la aiuta fisicamente, e con l’affetto profondo quando tenta, invano, di stimolarla con la lettura, la fisioterapia e la tenerezza nelle parole che le rivolge. La calma apparente della vita abitudinaria di Vincenzo viene sconvolta dall’arrivo di Yolanda (Berenice Bejo), un’attrice di teatro esuberante e problematica, che imporrà la sua presenza costringendolo a interrogarsi sulla sua esistenza. Sergio Castellitto torna a raccontare le turbolenze dell’anima in un film intimo e quasi “fuori dal tempo”, come il protagonista che non possiede uno smartphone, preferendo rifugiarsi nel suo nido fatto di libri e di silenzi, quelli della figlia Albertine che si rifiuta di vivere, di uscire, di parlare, di innamorarsi, di superare il dolore. Così l’arrivo di Yolanda, nevrotica, eccessiva, ingestibile, porterà per forza di cose un netto cambiamento nelle vite statiche di Vincenzo e di Albertine… Un film composto e soave, una storia di altri tempi tra citazioni e atmosfere retrò. Un film sicuramente da vedere!
Liana Caputo liana.caputo@gmail.com