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SUOR MARIA DE COPPI – Esempi di vita missionaria

  • Immagine del redattore: Parrocchia Santissimo Crocifisso Barletta
    Parrocchia Santissimo Crocifisso Barletta
  • 15 ott 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Tempo di lettura5 minuti


Il 6 settembre 2022, a seguito di un attacco terroristico avvenuto in Mozambico, Stato dell’Africa Meridionale, si è spenta all’età di 83 anni suor Maria De Coppi, missionaria comboniana originaria della cittadina veneta di Santa Lucia di Piave. La donna, classe 1939, ha una lunga e toccante storia.

Presi i voti nel 1960 a Verona, era in Mozambico dal 1963 (dove aveva anche la cittadinanza), che aveva raggiunto dopo “31 giorni di nave”. Era ritornata nel Paese africano anche nel 1997 e nel 2005. Dopo aver appreso il portoghese (ai tempi era ancora una colonia del Portogallo) e aver iniziato il suo operato, era anche scampata ad un feroce attentato nel quale persero la vita 17 persone, mentre viaggiavano in un convoglio. Scampò alla morte grazie all’aiuto di un soldato, che la portò in un luogo sicuro fino alla fine della guerriglia.

Suor Maria De Coppi operava nella comunità di Chipene, nella provincia di Nampula, uno dei territori in cui c’è molta instabilità per gruppi terroristici che si richiamano allo Stato Islamico; la provincia in questione è rimasta particolarmente vittima di tali attacchi di matrice jihadista. La donna ha vissuto momenti di pace e di guerra estremamente difficili negli anni. In un’intervista recente aveva dichiarato che gli ultimi due anni erano stati particolarmente complessi, a seguito della guerra per dei giacimenti di petrolio nel nord del Paese, un ciclone e una forte siccità. La sua comunità ospitava 400 famiglie. Lei però restava vicina a tutti, nonostante la povertà, concentrandosi sull’ascolto dell’altro, per lei un momento fondamentale per riconoscergli dignità.

E poi la tragedia. Nella notte dell’attentato di matrice estremistica islamica, don Lorenzo Barro, 56 anni, già rettore del seminario di Pordenone, e don Loris Vignandel, 45 anni, avevano allarmato, tramite dei messaggi, coloro con cui erano in contatto in Italia. Dopo un lungo silenzio, la mattina dopo i due sono riusciti nuovamente a mettersi in contatto, comunicando di essere scampati alla morte.

Suor Maria De Coppi è rimasta uccisa in seguito ad un proiettile alla testa: voleva salvare alcune sorelle rimaste all’interno dell’edificio. I ribelli hanno dato fuoco a tutte le opere parrocchiali (scuola, ospedale e la chiesa stessa). La donna raccontò quei momenti dicendo di aver avuto paura dei soldati, che però erano arrivati in città dichiarando la pace. Iniziarono le feste e lei si chiedeva se fosse tutto vero, dato che fino al giorno prima quei guerriglieri rapivano e uccidevano. Sentiva la presenza di Dio, come in una gioia grande. 

L’esempio di suor Maria De Coppi è uno dei casi in cui un missionario o una missionaria muoiono continuando a proteggere il prossimo, nonostante tutte le difficoltà. Non dobbiamo dimenticare la forza d’animo e di fede di tali persone. Dalla nostra città ricordiamo Padre Raffaele Dibari, morto in Uganda a seguito di un’imboscata, che era impegnato con tutto sé stesso nel riscatto dei bambini soldato. Nel mese missionario non dobbiamo dimenticare quanto queste figure siano importanti per la fede e per le opere di bene e di misericordia, e possiamo farlo anche grazie al nostro sostegno.

Ruggiero Pio Belgiovine ruggieropiobelgiovine@gmail.com

Parrocchia Ss. Crocifisso

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Tel. 0883 333382

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