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LA PACE SIA CON VOI!

  • Dario Dicorato
  • 16 lug
  • Tempo di lettura: 3 min

Stadera n. 163 – Lug/Ago 2025


L’amato Papa Francesco nel suo ultimo Messaggio pasquale Urbi et Orbi, ha lanciato il suo estremo, intenso appello alla pace per tutti i popoli. E anche Papa Leone XIV, la sera dell’elezione, ha voluto riecheggiare l’annuncio del Signore Risorto: “La pace sia con voi!” (cfr Lc 24,36; Gv 20,19).


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La relazione con Cristo chiama a sviluppare un’attenzione pastorale sul tema della pace. Il Signore, infatti, invia nel mondo a portare il suo stesso dono: “La pace sia con voi!”, e a diventarne artigiani nei luoghi della vita quotidiana. E Papa Leone scende nel concreto riferendosi alle parrocchie, ai quartieri, alle aree interne del Paese, alle periferie urbane ed esistenziali. Lì dove le relazioni umane e sociali sono segnate dalla difficoltà e il conflitto prende forma, magari in modo sottile, l’appello del Papa è di rendere visibile una Chiesa capace di riconciliazione. A tal riguardo l’Apostolo Paolo esorta così: «Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti» (Rm 12,18); è un invito che affida a ciascuno una porzione concreta di responsabilità. La formulazione della frase non solo sottolinea l’universalità di una volontà illimitata di pace (cf. anche 2Cor 8,21), ma accentua pure il dovere specifico del cristiano, anche se incontra opposizione.


In questo senso, il sinonimo più vicino è quello di dialogo aperto e sincero con tutti. Lo si vede bene negli auguri espressi in Fil 4,7-9 (rispettivamente a proposito de «la pace di Dio» e del «Dio della pace»), che serve da cornice al programma originale della vita cristiana, tracciato al v. 8: «Tutto ciò che c’è di vero, di nobile, di giusto, di puro, di amabile, di onesto, tutto ciò che ci può essere di eccellente e che merita lode: questo vi deve interessare». Sono dunque innumerevoli i legami che i cristiani devono intessere con tutti gli uomini e le loro molteplici espressioni religiose e culturali (cf. Rm 12,10: «Gloria, onore e pace a chiunque opera il bene: tanto al Giudeo prima quanto al Greco poi, perché Dio non fa eccezione di persona»). La pace “comune e particolare”, come la definì san Paolo VI intervenendo alla prima Assemblea Generale della CEI (cf. Discorso, 23 giugno 1966) non consiste in una semplice coesistenza pacifica, ma comporta atteggiamenti  benevoli di integrazione reciproca.  


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In questo senso dell’Antico Testamento si può citare un testo tipico di Isaia: «Un bambino ci è nato (…) Principe della Pace; sarà grande il suo potere e la pace non avrà fine» (Is 9,5-6). Zaccaria riecheggia questo testo con queste parole: «Ecco che viene il tuo re: egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un’asina (…) L’arco di guerra sarà spezzato. Egli annuncerà la pace alle nazioni» (Zc 9,9-10), al punto che non soltanto le spade saranno trasformate in aratri (cf. Is 2,4), ma gli animali feroci abiteranno con quelli mansueti (cf. Is 11,6-8; Os 2,20). Lo sguardo è nettamente orientato in direzione teleologica, senza retrospettive nostalgiche. Lo shalôm escatologico sarà qualcosa di totalmente nuovo. Infatti, nuova e inedita sarà la figura del Messia: «Egli stesso sarà la pace» (Mic 5,4).

Dunque, di fronte all’uomo della Bibbia c’è un Dio che ha soltanto «pensieri di pace e non di sventura, per darvi un futuro e una speranza» (Ger 29,11; cf. Sal 34,27; 84,29). Quanto al suo contenuto, lo shalôm implica per sua natura una situazione di benessere integrale, al punto da farne il sinonimo forse più completo e più significativo di «salvezza» (cf. Sap 3,1.3.4; 4,17b; 5,2).

 

Dunque, l’auspicio del Santo Padre è che ogni comunità diventi una “casa della pace”, dove si impara a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono. La pace non è un’utopia spirituale - ricorda il Papa - : è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa.


don Dario Dicorato

Parrocchia Ss. Crocifisso

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